::::When Caroline from Sprout Patterns wrote me asking if I was interested in trying their service I did a little happy dorky dance in front of my computer and replied with a very enthusiastic yessss!
By now, I think only very few people, sewing people, do not know what Sprout Patterns does. They print on demand sewing patterns directly on Spoonflower fabric.::Quando Caroline di Sprout Patterns mi ha chiesto se ero interessata a provare la loro piattaforma, dalla gioia ho fatto come minimo un paio di capriole. La Sprout Patterns offre la possibilità di stampare i cartamodelli direttamente sui tessuti custom della Spoonflower. In pratica dopo essersi registrati gratuitamente sul sitosi può scegliere un cartamodello, la taglia, il tipo di tessuto e la stampa dal catalogo Spoonflower (il famoso servizio di stampa digitale su tessuto). Si possono persino combinare più disegni in un unico capo; la simulazione 3D oltre che offrire un’anteprima del capo finito assiste anche nel processo di personalizzazione del piazzamento.::::
::::Cropped Skinny Pants::Pantalone Skinny::::
::::What do you start with? The pattern? The fabric? A sketch or an abstract idea?
I noticed that especially when it comes to sewing for myself I prefer to start with the fabric. I like to observe its material qualities and imagine what it wants to become and then what I would want it to become. Sometimes it’s doable sometimes isn’t - maybe because my ideas were too far off or simply because I might not have the sewing skills required to make it happen.::Voi da cosa iniziate? Dal cartamodello? Dal tessuto? Dall’idea o da un bozzetto?
Ho notato che personalmente, soprattutto quando cucio per me stessa preferisco cominciare dal tessuto. Mi piace tenerlo tra le mani e osservare le sue varie caratteristiche provando a indovinare cosa vorrebbe diventare per poi pensare cosa piacerebbe a me che diventasse.::::
::::A book and a tee::Un libro e una maglietta::::
::::Let’s talk a bit about taste. Taste, which was one of the cornerstones of philosophical aesthetics, itself a product of Enlightenment, has very much fallen from view in our times of “fast fashion”. To ask a person in the street “what is your taste?” is most probably going to result in puzzlement and a mere enumeration of the brands they intend to buy. This is especially true if that person is under 20. The idea of aesthetic taste as an individual trait has been fading for a while now under the pressure of advertising and social media. Can fashion exist only as a collective structure inside which the dress taste of individuals becomes irrelevant?::Parliamo un po’ di gusto. Il gusto, uno dei concetti fondamentali dell’estetica filosofica, prodotto dell’Illuminismo, è stato molto trascurato in questi tempi di “fast fashion”. Di fronte alla richiesta di definire il proprio gusto, molti rimarrebbero sconcertati e risponderebbero facendo semplicemente l’elenco dei marchi che intendono comprare. Questo scenario si dimostra particolarmente veritiero se la persona intervistata ha meno di vent’anni. L’idea di gusto estetico come tratto individuale sembra lentamente scomparire dal nostro quotidiano sotto la pressione dell’advertising e dei social media. Può la moda esistere unicamente come una struttura collettiva all’interno della quale il gusto nel vestire dei singoli individui diventa irrilevante?::::