::::This last summer Lutterloh(1) contacted me asking if I wanted to try their easy patternmaking system. The combination of these three words made me go "hmm" so of course, I said yes.
They sent the full package:
- a binder with 280 designs (here you can see them all - country specific versions might differ)
- an instructional DVD,
- a couple of pins, pen and adhesive tape
- the "special" dressmaker's tape,
- three rolls of patternmaking paper
- a couple of plastic patternmaking curves: a hip curve and a styling curve (convex french + variform)
- a pair of Prym by Kai dressmaker's shears
Retail price: 149.90€
(1)I'm linking to the US site but the system is available in 17 languages, just try and Google yours if you are interested.
To sum up the "system": you have to scale the mini-patterns using the "special" tape and your bust and hip measurements, in a way that is very similar to how you would use a pantograph. You use the pin to center the tape on your bust measurement (for the points above the waist) or the hip measurement (for everything below the waist; it is unclear what you are supposed to do with the points on the waistline) then you rotate the tape to pass through each contour point on the mini-pattern. On every one of these points is indicated a number that represents where on the tape you have to mark a dot. You get thus a series of dots that you connect using the curves to obtain a pattern. Here is a complete instructional video. All of this is also described in the manual pages included in the binder along with the abbreviations list and a few sewing tips. The patterns have no individual instructions. You also need to add seam and hem allowances and fit the patterns. Yes, you need to fit the patterns. They insist in their videos, website and promotional materials that you get a made to measure pattern but let's clarify this: it is made to measure for a generic/ideal figure, which has your same bust and hip measurements. The system was developed in Germany in the '30s when they strongly believed people should conform to an ideal so the proportions they used are based on the Vitruvian Man's golden rule proportions, hence the name. Granted, over the time they updated these proportions to a more modern standard but still, there's no guarantee that your shoulder width or your bust height etc. follow the same proportionality they used.
:: L'estate scorsa sono stata avvicinata dalla Lutterloh che mi ha scritto chiedendomi se volevo provare il loro sistema di modellistica facile. L'uso simultaneo di queste tre parole mi ha fatto alzare una sopracciglia ed essendo io una scettica di natura, ovviamente ho detto di si.
Mi hanno inviato il pacchetto completo: il "Cofanetto 280 modelli (con righelli)" *che contiene:
- un raccoglitore con 280 modelli ( potete vederli tutti qui)
- un DVD con video tutorial
- due puntine, un pennarello e nastro adesivo
- un metro a nastro "speciale"
- tre rotoli di carta da modellistica
- due curvilinei in acrilico
- un paio di forbici Prym by Kai
Prezzo di vendita al dettaglio 149.90€
Per riassumere il sistema: bisogna ingrandire i mini-modelli usando lo speciale metro a nastro con scala graduata e le proprie misure circonferenza seno e fianchi in un modo che è molto simile a come si userebbe un pantografo. Si usa una puntina per centrare la scala graduata sulla misura del giro seno (per i punti al di sopra della vita), oppure sulla misura del giro fianchi (per i punti al di sotto della vita), quindi si gira il metro per farlo passare attraverso tutti i punti del mini-cartamodello. Accanto a ognuno di questi punti sono segnati dei numeri che ci dicono in corrispondenza di quale misura sul metro bisogna disegnare un punto sulla carta da modelli. Si ottiene così una serie di punti che bisogna connettere fra loro usando il curvilinee. Qui potete vedere un video tutorial completo. Il raccoglitore contiene anche le istruzioni di utilizzo assieme a una lista delle abbreviazioni e alcune “Istruzioni pratiche per la sarta per diletto”. I singoli cartamodelli non sono accompagnati da guide per il confezionamento. Devi inoltre adattare il cartamodello e aggiungere margini di cucitura. Ebbene si, devi adattare la vestibilità del cartamodello. Nei loro video sul sito e nei materiali promozionali s'insiste nel dire che seguendo il loro metodo si ottiene un cartamodello su misura ma bisogna essere chiari: è un cartamodello su misura per una figura generica/ideale che ha le tue stesse circonferenze seno e fianchi. Il sistema è stato sviluppato nella Germania degli anni 30 quando si pensava che gli umani dovessero conformarsi a un ideale, quindi le proporzioni alla base di questo sistema sono state ricavate dalla sezione aurea dell’uomo vitruviano. Da qui ne deriva anche il nome: Taglio d’Oro. È vero che negli anni, queste proporzioni sono state aggiornate a uno standard più moderno ma comunque non c’è nessuna garanzia che la larghezza delle tue spalle o l’altezza del tuo livello seno, seguono la stessa proporzionalità che hanno usato loro. ::::
::::For starters, I tried the denim skirt (pattern 86). I figured it's a pretty easy to make and to fit garment and the pattern was labeled as a stretch/knit pattern. I used the white 9.5oz denim with 3% elastane, I bought from Stoff&Stil. I scaled it up, measured it and lengthened it a bit … apparently, I am taller than the aforementioned ideal. I also enlarged a little the back pockets. You are supposed to draft them yourself based on the indications given. They were very small and so are the front pockets. Only half my hand would fit in them. If I want to lose my phone, I know where to put it. I have no idea why I didn't redraft them and also why I didn't modify their construction. A momentary lapse in judgment I guess. The front pockets are constructed without a facing, with the under bag in fashion fabric. With the fashion fabric being stretchy the entire structure was rather unstable and deformed unsightly. Being too lazy to unpick it all I added a backing in stable pocketing. It fixed the stability issue but the outline of the pocket bag is rather visible from the outside even though is just serged. What I did modify was the construction of the zipper fly. In the pattern was oversimplified, fuse and fold, zipper in the middle. I replaced it with a proper denim fly construction.
::Per cominciare, ho provato la gonna in jeans ( modello 86). Il modello è abbastanza semplice da realizzare e anche da aggiustare (il cartamodello è segnato come stretch/maglia). Ho usato il denim bianco da 9.5oz con 3% elastam che ho comprato da Stoff&Stil. Ho ingrandito il modello, l’ho misurato e allungato un po’... A quanto pare sono più alta dell’ideale che vi dicevo prima. Ho anche ingrandito un po’ le tasche dietro che devi disegnare te stessa in base alle indicazioni fornite. Erano molto piccole e sono molto piccole anche le tasche davanti. Solo metà della mia mano ci entra dentro. Se voglio perdere il telefono, so dove metterlo. Non ho idea perché non le ho ingrandite anche queste. Una temporanea (spero) mancanza di giudizio. Le tasche davanti sono costruite senza fianchetto separato: la sacca tasca inferiore e il fianchetto sono un pezzo unico tagliato in tessuto moda, in questo caso, denim elasticizzato. Di conseguenza, l’intera struttura tasca era piuttosto instabile e faceva delle pieghe inguardabili. Troppo pigra perché scucia il tutto, ho doppiato la sacca tasca inferiore con fodera tasca in cotone. Adesso le tasche davanti non fanno più tutte quelle pieghe ma il contorno interno è piuttosto visibile dall’esterno, anche se le tasche non sono rifinite con cuciture alla francese ma solo a sopraggitto. Anche la costruzione della patta era super semplificata. Bisognava applicare la fliselina termoadesiva sull’estensione, piegare all’interno e inserire la zip in mezzo. L’ho rimpiazzata con una vera costruzione patta jeans. ::::
::::What I noticed inspecting all the patterns is that the simplest construction possible is always preferred and they also gravitate towards the use of stretch fabrics maybe to somehow minimize certain fit issues.
Before attaching the waistband I tried the skirt on. It had a little too much ease for my stretch fabric so I took it in at the sides at hip level by circa 6cm total. Because my fabric has a really nice comfortable stretch I also decided to give the skirt a more pegged look and took out 10cm at hem level.
I like the skirt and wore it plenty this last summer. I am very tempted to make another version, a longer one, using the same fabric (I really love the fabric) to wear this winter with knee-high boots and an oversized sweater. I would fix the front pockets and maybe modify the back yoke a little.
::Guardando bene tutti i cartamodelli ho notato che là dove è possibile si preferisce sempre la costruzione più semplice e l’uso di tessuti elasticizzati probabilmente per ovviare a certi possibili difetti di vestibilità.
Prima di inserire il cinturino, ho provato la gonna ed era un po’ abbondante quindi l’ho ripresa sui fianchi di circa 6cm fino a 10cm al livello dell'orlo per accentuare l’aspetto tubino attillato. Il mio tessuto è abbastanza elasticizzato da consentirmi di camminare comodamente anche in assenza di uno spacco.
Mi piace questa gonna e l’ho indossata parecchio quest’estate. Mi tenta molto cucire una seconda versione utilizzando lo stesso tessuto, una versione lunga a metà polpaccio da indossare quest’inverno con gli stivali alti è un maglione oversize. ::::
::::Next, I tried a dress. I looked for the most fitted dress I could find. It had to have all the darts and long sleeves. I wanted to better assess the fit of these patterns. I chose the 101 dress.
I traced the pattern and because I wasn't too sure about it, I digitized it quickly and made a mock-up in CLO.
As they say, one image is worth a thousand words.
::Il secondo capo che ho provato è stato il vestito 101. Ho scelto questo vestito perché è forse il modello più sagomato tra quelli presenti nel cofanetto, ha un taglio princesse e maniche lunghe. Volevo moltissimo capire meglio la vestibilità di questi cartamodelli.
Ho tracciato il cartamodello, ma non mi convinceva molto, quindi l'ho digitalizzato velocemente e ho “cucito” una versione di prova in CLO.
Come si dice un’immagine vale 1000 parole. ::::
::::Overall I think my body shape is rather different from their standard.
There is also plenty of ease (this pattern is labeled stretch too) and the dress appears more like a shift than a fitted one and all the shaping seams superfluous but I guess it is so to leave room for various nips and tucks.
Here are all the final fitting alterations I made to the pattern. The original is blue, the modified version is in red.
::Mi sa che la forma del mio corpo è alquanto diversa dal loro standard.
C’è tantissima vestibilità dappertutto (anche questo cartamodello e siglato stretch). Il vestito sembra più un vestito dritto tipo shift che un vestito con un taglio princesse. La mia impressione è che sia stato lasciato volutamente così in modo da poter essere ripreso dove serve, una volta cucito.
Queste sono tutte le modifiche che ho fatto. L’originale è blu; con rosso ho raffigurato il cartamodello modificato.::::
::::I had to add a huge amount to the shoulders, cross front, cross back and sleeve cap. These are all modifications that can't be solved with just nips and tucks. In fact, the amount was so big I just couldn't do it in the pattern. It seemed wrong. So I just added some, which turned out wasn't enough. Maybe the amount I initially added would have worked somehow if I used stretch fabric but I didn't. I didn't go out and buy new fabric for this one. After seeing the renderings I was too unsure about it so I used non-stretch heavy cotton linen blend twill from my stash. People made fitted dressed before the spandex era too!
::Ho dovuto aggiungere tantissimo alle spalle e al colmo manica. Queste sono modifiche che non potevano essere eseguite tirando un po’ di qua o mollando un po’ di là. La larghezza spalle da aggiungere era talmente grande che mi è sembrato di aver fatto uno sbaglio quindi ho aggiunto solo circa due terzi di quello che mi risultava da CLO. Se il mio tessuto fosse stato elasticizzato, probabilmente sarebbe bastato. Ma non ho usato un tessuto elasticizzato. Non sono andata a comprare un tessuto apposta per provare questo modello. Ho usato un tessuto che avevo già nella mia sempre più folta “collezione”: una saia pesante misto cotone e lino, bellissima ma senza elastam. Da quel che mi risulta, le donne indossavano vestiti attillati anche prima dell’invenzione dello spandex! ::::
::::I had to insert 1.5cm more, in the form of a strip of fabric and recut the sleeves. Now it's a "design element" ;)
::Ho dovuto inserire ancora una striscia di tessuto larga 1.5cm e tagliare nuovamente le maniche. Adesso è un “elemento di design”;) ::::
::::I love this dress. The crisp, crinkling prone fabric gives to it an unpretentious, utilitarian, casual look contrasting with the idea of "little black dress". I like contrasts. I like to call it "guerilla" little black dress.
::Adoro questo vestito mi piace moltissimo il risultato finale. Il tessuto della mano croccante con il lino che tende a fare delle grinze le dà un aspetto utilitaristico, casual e senza pretese che contrasta con l’idea di “little black dress”. Mi piace chiamarlo “guerilla” little black dress ;) ::::
::::Ps: the pockets are small on this one too! This time I was too annoyed to redraft them. The dress is lined with cupro.
::Ps: Anche su questo le tasche sono piccolissime.
Ho foderato il vestito con Bemberg. ::::
::::What is my personal opinion on this system, method, whatever you wanna call it … Let's compare it to Burda for example.
The stated "made to measure" part is equivalent to tracing between sizes in a Burda magazine. That's all there is to it. Both use a standard figure (like every fashion label or sewing patterns brand in the known universe, unless we're talking proper tailor shop, made-to-measure). Imagine they each have their own dress form the designs fit perfectly. The fit on you will be determined by how closely your body resembles that particular dress form's shape. There are no magic patterns that fit everybody out there… unless you choose to wear a poncho.
Instead of squinting to trace you squint to make dots and connect them.
You do need to add seam allowances and some pieces are draft it yourself. If you want a lining you need to draft a lining.
There are no individual sewing instructions whatsoever. You need to already be a decent dressmaker. I didn't start sewing yesterday and still made mistakes and overlooked details.
There are no indications of what fabrics to use except stretch/knit or stable.
There are no decent tech drawings. Only the back view – I guess they reckoned the illustration counts for the front. Hmm.
In my opinion, beginner sewists would make questionable garments unless they use the most basic patterns.
On the other hand, there are lots of patterns, all kinds of patterns. In economic terms the system is rather cost-effective, with a price point of approximately 50cents / pattern. They've been making patterns since the thirties and their library is huge. Besides the starter packs, they also have supplements and collections and on eBay, Etsy and other places specialized in vintage books you can find the patterns from the forties, fifties etc. Those old patterns are very, very nice ( like these) and I was told they do work with the modern ruler tape although the vintage patterns included in the modern collections were updated.
About 80% of the modern patterns in my book are rather basic and not very exciting. One could argue there's a little for everybody.
As a home sewist, especially beginner home sewist, I don't think I would invest in this. There are better patterns out there with better community support and in my opinion, that is very important.
But who could potentially benefit from this "system"?
Well, people that sew to sell either through a brick and mortar shop or through Etsy or other platforms. If your patternmaking knowledge is limited, or even if it's not, it takes considerably less time to adapt/fit an existing pattern than draft from scratch and develop for a new client. If you know what you're doing that is. Most of the patterns in the starter kit are not difficult to fit; the dress I chose is, maybe, one of the fussiest patterns included. It has lots of shaping and where there's shaping I pretend fit. So if you are a professional dressmaker or even an advanced hobbyist looking to monetize your passion you could benefit from this. Using as a base a very cheap pre-existing pattern could save you some time and time is money especially when you work on the lower end – say below 200-300€ a garment. In this case, you could consider a Christmas present for yourself.
::Dunque, qual è la mia opinione su questo sistema, metodo o comunque si voglia chiamarlo? Facciamo un piccolo confronto con Burda per esempio.
Tutto quel “fatto su misura” è letteralmente equivalente con il tracciare tra le taglie su una rivista Burda. Niente di più niente di meno. Entrambi usano una figura standard (come tutti i brand di moda o cartamodelli per il cucito su questo pianeta; almeno che non parliamo di alta sartoria). Immaginatevi che ognuno di questi brand ha un particolare manichino che i loro modelli vestono perfettamente. Il modo in quale gli stessi modelli vestiranno te è determinato essenzialmente da quanto diverso o meno è il tuo corpo rispetto a questo manichino. Non esistono modelli magici che vanno bene a tutti ... almeno che non decidi di indossare un poncho.
Invece di strizzare gli occhi per tracciare sulle line devi strizzare gli occhi per mettere e connettere punti.
Devi aggiungere margini di cucitura e alcuni pezzi devi disegnarli da sola. Se vuoi una fodera, la devi disegnare.
A differenza di Burda i cartamodelli non hanno nemmeno quelle istruzioni laconiche alle quali Burda ci ha abituate. Devi avere una qualche idea di come confezionare un determinato capo.
Non ci sono indicazioni su che tipo di tessuto utilizzare. Serve un po’ di esperienza per scegliere il tessuto giusto. L’unica indicazione che viene data è se il tessuto deve essere elasticizzato/maglia/maglina oppure un tessuto fermo.
Non ci sono disegni a linea decenti. È rappresentato con schema tecnico solo il dietro. Suppongo, loro considerino che l’illustrazione basti per il davanti.
Nella mia opinione la sarta alle prime armi realizzerebbe dei vestiti di dubbia fattura, salvo usando i modelli più semplici.
D’altra parte ci sono tantissimi modelli, per tutti tipi di capi. In termini economici il sistema è molto conveniente: un singolo carta modello costa circa 0,50 €. La Lutterloh fa carta modelli dagli anni 30 e il loro archivio e immenso. Oltre che ai cofanetti ci sono supplementi e collezioni e su eBay o Etsy o magari nelle bancarelle o negozi di libri antichi potete trovare le riviste vintage dagli anni 40, 50, eccetera. Quei modelli sono veramente belli ( come questi ) e mi è stato detto che funzionano con la scala graduata di adesso, anche se i modelli vintage che vengono inclusi nelle collezioni attuali sono stati aggiornati.
Circa l’80% dei modelli presenti nel mio cofanetto sono piuttosto basici e non molto eccitanti ma si potrebbe dire che c’è un po’ di tutto per tutti i gusti.
Come sarta casalinga, specialmente se alle prime armi, non credo investirei in questo sistema. Esistono cartamodelli migliori con un “community support”migliore. Secondo me, quando stai imparando, l’appoggio che puoi ricevere da una comunità di persone che condividono la tua stessa passione è importante.
Quindi, chi è che potrebbe potenzialmente trarre beneficio dall’uso di questo metodo? Credo che sia molto adatto a chi cuce per vendere o dalla bottega oppure online, come per esempio attraverso Etsy o altre piattaforme. Se le tue conoscenze di modellistica sono limitate ma anche se sai disegnare cartamodelli, ci vuole considerevolmente meno tempo per adattare un carta modello già fatto che per disegnare uno da zero, per una nuova cliente. Ovviamente se sai quello che stai facendo. La maggior parte dei modelli nel cofanetto non sono difficile da adattare; il vestito che ho scelto io, è forse uno tra i più impegnativi. Dunque se sei una sarta professionista, oppure una hobbista avanzata e stai cercando di monetizzare la tua passione, puoi decisamente trovare utili questi cartamodelli. Usando come base un cartamodello economico già fatto ti risparmia tantissimo tempo e sappiamo che il tempo è denaro soprattutto quando lavori in una fascia di prezzo bassa o medio bassa cioè sotto i 200-300 € a capo. In questo caso potresti prendere in considerazione e farti questo regalo di Natale. ::::
::::And because this is my last 2018 post – there weren't that many to start with – I wish you all merry holidays and a happy new 2019!!!
::E poiché questo è il mio ultimo post per il 2018 e siamo sotto le feste vi auguro a tutte un Buon Natale e un Felice 2019!::::
::::Thank you for visiting. I would love to hear your opinion and if you like it put a <3 on it!:: Grazie della visita. Mi piacerebbe moltissimo sentire la tua opinione e se questo post ti piace mettici un <3!::::