::::After writing my last Fashion Revolution post, I decided to put my money where my mouth is and make this pattern.
Why name it Basic InstincT? Because one of our most primal instincts it the one driving us to protect ourselves as individuals and as a species. These days, we so often find ourselves forced to go against this primal instinct.
The skin is our largest organ. It acts as a waterproof, insulating shield, guarding the body against extremes of temperature, damaging sunlight, and harmful chemicals. It also exudes antibacterial substances that prevent infection and manufactures vitamin D for converting calcium into healthy bones. Skin additionally is a huge sensor packed with nerves for keeping the brain in touch with the outside world. What you put on your skin matters no less than what you put in your body. So, if you eat organic why not wear organic… at least the first layer. I too often find myself throwing on the first t-shirt I find and wear it to bed or workout in ... Not thinking too much about it ... Not realizing that skin is also permeable, especially when you’re hot and sweating and those bad chemicals - the cheap t-shirt I won at the whatever charity raffle is full of, get absorbed into my body!
That is not to say I am against all polyester. I am not: after all, 100% poly is the most recyclable fiber. I am just not that much into wearing it in certain situations. My pre-sewing self (the one that had no idea about fabrics and fibers and the environmental impact of fashion and so on) was a sucker for anything labeled "performance" – obviously, the Sunday athlete in me needed performance wear to fully express its potential! Then I realized that "performance" too often stands for fabrics enhanced by being treated with some more chemicals: for instance, to take the stink out of sweaty poly t-shirts. No. I prefer cotton for workout wear and as a base layer. Unfortunately, not all cottons are equal. Conventional cotton is one of the most pesticide-ridden crops. About half of the most carcinogenic substances known are used to grow cotton. Most of these substances are banned in Europe and US while China, India, Bangladesh and other countries where the race for low prices has pushed the production, have very lax legislations (if any at all) concerning hazardous chemicals. And let’s not even touch the topic of child labor! "Six of the world’s top seven cotton producers have been reported to use children in the field. Forced child labour – a clear contravention of the International Labour Organisation’s (ILO) Convention on the Worst Forms of Child Labour – is disturbingly common." (The Children Behind Our Cotton). That is why I think, I hope, the GOTS certification can be a solution. It is the best one yet.
Lately, we’ve seen more and more GOTS certified fabric labels and I think that is certainly a good thing. Us makers, can also 100% guarantee the garment production without the huge surplus destined to a landfill and without the back and forth of distribution. In my mind, that’s the perfect sustainable and safe combination. And although sewing basics like a simple t-shirt, is not that glamorous, I believe you cannot build a sustainable wardrobe without a solid foundation and that’s what basics are. That is why, I draped the Basic InstincT using the 100% organic, GOTS certified cotton, single jersey from Lebenskleidung. It's a pullover style, relaxed silhouette t-shirt with short sleeves, crew neckline and straight hem – perfect as a base layer, workout, and sleepwear.
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Basic InstincT (un cartamodello per maglietta)
Dopo aver scritto il mio ultimo articolo su Fashion Revolution ho deciso di trasformare le parole in fatti, e sviluppare il cartamodello della maglietta in questione.
Perché chiamarla Basic InstincT? Perché uno tra i nostri istinti primari è quello che ci spinge a proteggere noi stessi e la nostra specie. Nonostante ciò, la contemporaneità ci costringe troppo spesso ad andare contro questo nostro istinto.
La pelle è il nostro organo più grande. Agisce come barriera isolante, resistente all’acqua. Ci ripara dalle temperature, dai raggi solari e dalle sostanze chimiche nocive. Produce sostanze antibatteriche, che ci proteggono dalle infezioni, e vitamina D per convertire il calcio in ossa sane. Inoltre, la pelle è un enorme sensore pieno di terminazioni nervose che connettono il nostro cervello al mondo esterno. Quello che mettiamo sulla nostra pelle conta non di meno di quello che mettiamo nel nostro corpo. Se mangiamo "bio" perché non vestire "bio" … almeno sulla pelle. Troppo spesso mi sorprendo a indossare la prima maglietta che mi è capitata sotto mano, messa per andare a dormire o per fare esercizio fisico. … Così, senza pensarci … Senza rendermi conto che la pelle è anche permeabile, specialmente quando sentiamo caldo, quando si suda, e quelle sostanze chimiche nocive – delle quali, la maglietta vinta alla pesca di beneficienza x, è piena, vengono assorbite nel mio corpo!
Questo non vuol dire che sono totalmente contraria al poliestere. Non lo sono: dopo tuto, il poliestere al 100% è la fibra più riciclabile. Penso che magari non dovrebbe essere indossato in certe situazioni. Prima di aver "scoperto" il cucito (quando non sapevo niente di fibre e tessuti, e dell'impatto ambientale e sociale dell'industria dell'abbigliamento) avrei comprato qualsiasi cosa portasse l'etichetta "performance" – ovviamente l'atleta della domenica che c'è in me aveva bisogno di performance per potersi esprimere al meglio. Poi mi sono resa conto che "performance" spesso significava tessuti e fibre "migliorati" attraverso successivi trattamenti chimici; per esempio, per rimuovere il cattivo odore che prende il poliestere a contatto con il sudore. No. Preferisco il cotone per l'abbigliamento sportivo e come primo strato. Sfortunatamente non tutti i cotoni sono uguali. Il cotone convenzionale è una delle colture per le quali si consumano in assoluto più pesticidi. Circa la metà delle sostanze cancerogene conosciute sono impiegate per coltivare il cotone. La maggior parte di queste sostanze è stata proibita in Europa e negli Stati Uniti, ma la corsa ai prezzi bassi ha spinto la produzione in paesi come Cina, India e Bangladesh, dove la legislazione riguardante le sostanze chimiche pericolose è diciamo, flessibile … quando c'è. E non tocchiamo nemmeno l'argomento del lavoro minorile! "Sei tra i maggiori sette produttori di cotone a livello mondiale sono stati segnalati per usare bambini nei campi. Il lavoro minorile forzato – in chiara violazione dell'International Labour Organisation’s (ILO) Convention on the Worst Forms of Child Labour – è in modo preoccupante comune". (The Children Behind Our Cotton). Ecco perché credo, spero, che la certificazione GOTS possa essere una soluzione. È comunque la migliore che abbiamo in questo momento.
Ultimamente, stanno comparendo sempre più marchi di tessuti certificati GOTS e penso sia una cosa lodevole. Noi, maker, garantiamo al 100% una produzione senza l'enorme avanzo destinato alla discarica e senza l'andirivieni della distribuzione di massa. Per me, questa è la combinazione perfetta. E anche se cucire capi base come una maglietta non è cosi "clamoroso", penso che non si possa creare un guardaroba sostenibile senza capi base, cosi come non si può costruire una casa senza fondamenta. Eco perché ho creato la Basic InsticT usando il tessuto 100% cottone organico certificato GOTS della Lebenskleidung. È una maglietta con una silhouette morbida, maniche corte, girocollo e orlo dritto, perfetta come primo strato, per l'allenamento e la notte. Dato che le righe sono sempre divertenti, indipendentemente dalla stagione, e Lebenskleidung ha una bella selezione di magline a righe, ho ottimizzato il cartamodello per facilitare l'allineamento del motivo in una varietà di altezze. ::::
::::By the way, Lebenskleidung has no idea I’ve used their fabric. I chose it because the brand has a solid philosophy and the fabric is sold online - therefore accessible to most. If you know of other online (and not only) retailers of similar organic certified fabrics, please leave a link (do not include http:// or www.) in the comments: I am trying to build a resource list ☺.
Because stripes are always fun (no matter the season) and Lebenskleidung offers many organic cotton striped jerseys, I optimized the pattern for stripe matching in a variety of ratios. As different fabrics will greatly influence the look and fit of the garment, I also tested the pattern in a variety of other types of knit fabrics including viscose, silk, and stretch ICEA certified cotton. Besides, not everybody loves organic cotton.
::A proposito, alla Lebenskleidung non hanno idea che ho usato il loro tessuto. L'ho scelto perché mi piace la loro filosofia e vendono online – quindi sono accessibili a tanti. Se conoscete altri negozi online e non solo, che vendono stoffe simili, certificate GOTS, lasciate un link (senza www. o http://) nei commenti: sto cercando di creare una lista risorse ☺.
Dato che l'uso di tessuti diversi può incidere tantissimo sulla vestibilità e l'aspetto del capo finito, ho testato il modello anche in tanti altri tipi come la maglina di viscosa, di seta, e il cottone elasticizzato certificato ICEA. Anche perché, non tutti amano il cotone.::::
::::Design notes:
I chose the relaxed cut because I think it’s a more contemporary silhouette and I personally do not like so much having my bra line showing. The crew neckline I just adore for its boyish, nonchalant look in a woman’s garment. I think it looks great under a blazer or a cardigan and can easily be lowered. I wanted this pattern to be a sort of I wanted this pattern to be a sort of blank canvas you could potentially transform into your own beautiful painting. In case you need it, here’s some Pinterest inspiration.
Fitting notes:
I design for a specific body type, which might not be yours. Not everybody is the same. Humans come in a verity of shapes and sizes. That is why I tried to provide extensive measurements. So that you can make the best choice. Maybe fitting it to your body, and why not, providing that fitting information to others, is something that you'll find worth the effort. Maybe not. I hope you do.
[I cut for all my versions size XS - my measurements are: 177/84/68/94cm]
::Note sul design:
Ho scelto un taglio morbido perché penso sia una silhouette più contemporanea e personalmente non vado matta per la linea del reggiseno che si vede. Il girocollo lo adoro per l'aspetto di nonchalance un po’ maschile che dona ai capi femminili. Mi piace moltissimo sotto una giacca o un cardigan ed è molto facilmente modificabile. Ho pensato questo cartamodello come un foglio bianco sul quale potete cucire liberamente le vostre proprie storie. In caso ne abbiate bisogno d'inspirazione, ho preparato per voi una bacheca Pinterest.
Note sulla vestibilità:
Il cartamodello è stato progettato per una corporatura specifica, che può non coincidere con la vostra. Non tuti i corpi sono identici. Il corpo umano è bello proprio perché non esiste uno "standard" universale. Ecco perché, ho provato a fornire misurazioni dettagliate - cosi potrete fare la migliore scelta. Forse troverete valga la pena adattare il modello di questa maglietta al vostro corpo, e perché no, far sapere agli altri cosa e come avete fato. Forse no. Spero di sì.
[Ho tagliato per tutte le mie versioni una taglia XS - le mie misure sono: 177/84/68/94cm] ::::
::::What can you do with the pattern? You can obviously sew it! and post a picture of your new t-shirt somewhere on social media tagging me and the pattern (#basicinsticttshirt) - I am always happy to see and maybe share other people’s versions. You can use it to teach workshops as I urged makers to do in the aforementioned Fashion Revolution Post. You can make pretty t-shirts and sell them on Etsy or elsewhere: you just need to give credit (with a link to this site) for the original pattern cutting – it’s the nice and fair thing to do, don’t you agree? As for what you cannot do… You can’t make copies of it in its original form or modify it in any way and give it or sell it to others as your own. I think we can all agree that’s not only unfair but also illegal as the pattern includes a CC BY-NC-ND 4.0 license.
You can get the pattern by simply subscribing to this blog by email HERE. I promise I will never spam.
This is my way of giving back to the lovely and supporting sewing community and thanking those who chose to follow this blog and support my work.
Happy sewing … I can’t wait to hear back from you!
::Che cosa potete fare con questo cartamodello? Cucirlo ovviamente! … e postare l'immagine della vostra nuova maglietta sui social da qualche parte taggando me e il cartamodello (#basicinsticttshirt), sono sempre felice di vedere e condividere le vostre versioni. Potete usarlo per tenere dei workshop come v'incoraggiavo di fare nel post dedicato alla Fashion Revolution, sopra citato. Potete cucire delle belle t-shirt da vendere su Etsy per esempio - dovete solo dare credito (con un link a questo sito) per il taglio originale, penso sia carino e giusto farlo … non trovate? Per quel che riguarda cosa non potete fare … Non è concesso fare delle copie dall'originale oppure modificare l'originale e condividerlo o venderlo come vostro. Penso possiamo tutti essere d'accordo che sarebbe scorretto e illegale poiché il modello include una licenza CC BY-NC-ND 4.0.
Potete ricevere il cartamodello semplicemente inscrivendovi alla mailing list di questo blog QUI. Prometto di non riempirvi di spam.
Questo, è il mio modo di restituire qualcosa alla meravigliosa comunità delle amati del cucito sartoriale libero e di ringraziare coloro che hanno scelto di seguire e sostenere il mio lavoro.
Buon cucito … non vedo l'ora di sentire la vostra opinione!::::
::::Thank you for visiting. I would love to hear your opinion and if you like it put a <3 on it!:: Grazie della visita. Mi piacerebbe moltissimo sentire la tua opinione e se questo post ti piace mettici un <3!::::